Il prolungarsi dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha avuto effetti durissimi sul mercato economico in generale e sul settore immobiliare in particolare.
A risentirne maggiormente sono state le compravendite di immobili, che soprattutto nei primi due trimestri dell’anno hanno registrato un brusco rallentamento.
Nel primo trimestre del 2020 la crescita delle compravendite, ininterrotta dal 2014, ha subito una brusca frenata, con una flessione del 15.5% pari a oltre 4 mila transizioni in meno rispetto al medesimo trimestre del 2019. Lo shock negativo è generalizzato e colpisce in modo simmetrico capoluoghi e non.
Come evidenzia l’Osservatorio Omi dell’Agenzia delle Entrate, alla base di questo shock negativo, c’è l’adozione da parte del Governo italiano delle misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19 che hanno condotto alla chiusura di tutte le attività non ritenute indispensabili e richiesto alle persone di non allontanarsi dalla propria abitazione se non per ragioni tassativamente necessarie.
Il crollo delle transazioni che è stato registrato dall’Agenzia delle Entrate nel I trimestre del 2020, si è confermato anche nel II trimestre del medesimo anno. Secondo le statistiche Omi, infatti, si è registrato un calo del 27,2% rispetto al medesimo trimestre del 2019.
Il terzo trimestre del 2020 ha segnato, al contrario, un’inversione di tendenza per i volumi di compravendita del settore residenziale. Nei mesi da luglio a settembre si registra infatti +3,1% pari a 4.200 abitazioni scambiate in più rispetto all’anno precedente.
Lo stesso non può però essere detto dell’andamento delle transazioni nelle otto principali città italiane dove in media si registra un calo pari all’11,1% con l’unica eccezione di Napoli (+0,2%).
Il quarto semestre ha registrato un aumento tendenziale di acquisti di abitazioni, rispetto al 2019, più contenuto a ottobre 2020 (+2,9%, con oltre 59mila abitazioni transate), una forte accelerazione a novembre (+13,6%, con circa 56mila unità transate) e un analogo rialzo di compravendite a dicembre (+10,6%, con quasi 68mila abitazioni transate).
Ma è nei comuni non capoluogo, dove sono state compravendute nel quarto trimestre 2020 quasi 126 mila abitazioni, che sono stati rilevati i tassi tendenziali positivi più elevati: +6,6% a ottobre, +16% a novembre e +13,3% a dicembre.
Il 2020 ha portato anche delle novità nei servizi online offerti dall’Agenzia delle Entrate. Dai primi di dicembre è infatti possibile visualizzare le mappe degli immobili compravenduti a partire dal 2019 che forniscono agli utenti dati relativi a tipologia, prezzo e consistenza catastale degli immobili.
Per il primo semestre del 2021 si prevede una lieve flessione dei prezzi, in un contesto di compravendite in crescita, qualora la situazione sanitaria dovesse migliorare, anche a seguito della diffusione del vaccino.
Un altro fattore da prendere in considerazione sull’andamento del mercato residenziale e creditizio nel 2021 è il vantaggio fiscale del Superbonus 110%. Si segnala inoltre l’impatto positivo degli incentivi introdotti dalla Legge di Bilancio legati alla proroga del potenziamento al 50% della detrazione IRPEF per le ristrutturazioni e del bonus mobili e della detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica, a cui si aggiunge il bonus facciate del 90%, oltre al bonus verde.